Maledetto
libero arbitrio
di Debora De Lorenzi
In una Firenze
fradicia di pioggia grigia e sottile, che rende la città quasi incolore e priva
di sentimenti, appare Vittoria, giovane protagonista di queste belle pagine. La
sua esistenza, profondamente segnata dalla morte del padre, sembra non avere
più senso. Anche il gusto delle cose quotidiane, dei successi, degli affetti si
è andato sbiadendo fino a divenire trasparente. Proprio lei, capace di sognare
uragani, si ritrova a vivere di rugiada. Ma il sordo rumore di un nulla
incombente si trasforma d’improvviso in un poliedrico quadro, le cui figure
parlano di mille cose. Vittoria infatti si sorprende in una dimensione diversa,
il cui tempo non scorre per tutti, ma solo per alcuni. Come per i due
affascinanti personaggi che la affiancano e ne risaltano il ruolo. All’apparenza
si tratta di due seducenti ragazzi, totalmente diversi, ma uniti da un magico
comune destino vissuto da due estremi differenti. Con loro inizia una serie di
avvincenti eventi che guidano una narrazione certamente rivolta ai racconti
Fantasy, ma anche caratterizzata da quegli elementi degni del romanzesco. I
fatti si rincorrono in un susseguirsi senza pause che rendono la lettura
piacevole e accattivante, regalando inaspettate impennate narrative e numerosi
colpi di scena. A rendere possibile tutto ciò contribuisce una prosa lineare,
piana e scorrevole insieme con una preziosa attenzione ai particolari. Anche i
paesaggi infatti diventano veri e propri personaggi riflettendo la psicologia e
lo stato d’animo delle persone che animano il libro. Si passa così
dall’atmosfera volutamente grigia delle prime pagine ad ambientazioni
imprevedibili, straordinarie che legano le azioni facendole diventare racconto.
Per non dire poi di un misterioso biglietto sul quale spicca un invito a cena
che, verso la fine, si rivelerà risolutore, preparando il terreno a un finale
sorprendente. Leggendo questo romanzo non si potrà non apprezzare in modo
particolare la personalità di Vittoria. Pittrice e donna di successo, incarna
il tanto sottile, quanto sublime gioco che intercorre tra vita e arte. Anche
quando per arte si intende l’espressione più immediata della vita, magari
basata sulla distinzione di “Bene” e di “Male”. L’arte è allettante come certe
tentazioni, ma anche come il desiderio profondo dell’amore. Autrice di queste
piacevolissime pagine è Debora De
Lorenzi. Nata a Pavia nel 1972, è diplomata nel campo del turismo. Persona
sensibile ed eclettica, ama la musica, il teatro e le arti in genere.
“Maledetto libero arbitrio” è il suo primo romanzo. Della stessa autrice segnaliamo "L'imbroglio dell'anima".
“MALEDETTO
LIBERO ARBITRIO” di Debora De Lorenzi, Edizioni Statale 11.
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