martedì 15 gennaio 2013


I giochi di una volta

di Silvana Galli



 

Giocare. Verbo bellissimo e, non a caso, infinito. Si può giocare con la vita, coi sentimenti, con le idee. Oppure si può giocare e basta. È questo che dà il giusto valore alle azioni di chi, insieme con i suoi amici, respirava il soffio tiepido della fantasia. Senza tanti problemi. Senza tanti perché. E se c’era il sole o se nevicava, non faceva differenza. Qualcosa da fare, da “giocare”, si trovava sempre. E d’improvviso la brezza di Madama Fantasia diventava un vento forte che ti faceva volare. Allora sparivano i confini e tutto serviva al sorriso. Queste pagine sono appunto la meticolosa e precisa raccolta di giochi e di regole che, in un passato nemmeno troppo lontano, rapivano certo i bambini, le loro menti, il loro cuore. Nato da una attenta ricerca, il libro disegna chiaramente non solo una fetta di vita, ma anche e soprattutto un ben preciso periodo storico. I riferimenti sociali e culturali emergono anche da tutto ciò che contornava, quasi incorniciandolo, il gioco in sé. Come le “Conte”, vere e proprie perle linguistiche che, ripetute e ricordate, restano importanti documenti dialettologici. Tanto più in questo caso: le formule riportate infatti si rifanno a fonti dirette. Chi le ha ripetute, le usava, in prima persona, da bambino. Segnaliamo volentieri la convincente trascrizione delle parole dialettali. L’adeguato utilizzo dei segni diacritici permette una lettura del dialetto facile e scorrevole. Spesso musicale, lontana dalla retorica, vicina alla lirica. Il libro Autrice di questo bel volume è Silvana Galli. Attenta studiosa di storia locale e capace scrittrice, ha “trasportato” in pagine, ciò che si è vissuto col sorriso. Un libro da leggere. Da “giocare”.

I giochi di una volta” di Silvana Galli, Casa Editrice Il Mio Libro

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