venerdì 11 gennaio 2013


Amore di Pavia
 
di Giulio Guderzo

 

  

Chi davvero riesce a guardare negli occhi Pavia sa che affiancare la parole “amore” al nome della nostra città risulta inevitabile. Con tutto ciò che ne deriva. Perché il più forte dei sentimenti non è mai a senso unico, specie se a originarlo è una un'anima profonda e irrequieta. E proprio di anima parlano queste pagine che profumano di una Pavia storica e quotidiana, adorata e vissuta. E' un'anima che ben si riflette nel titolo “Amore di Pavia”: è l'amore che i pavesi hanno per lei, ma allo stesso tempo, è l'amore che lei ha per i pavesi. O per chi l'ha incontrata. Tutto ritorna. Tutto trova la sua giusta corrispondenza. In un rapporto biunivoco, aperto alla voce del cuore, emergono sempre i veri fattori che fermano un legame e lo rendono vero, sincero, duraturo. Se poi questa unione risuona di eventi tangibili, la visione delle cose si mostra piena, aggraziata, completa. Il volume infatti non è solo un libro di quella storia di cui Pavia è stata, in un modo o nell'altro, protagonista. Certamente uno dei suoi pregi è quello di essere stato scritto da uno dei grandi storici di cui possiamo vantarci, abituato a operare con perizia, chiarezza, professionalità. Tuttavia il volume supera questo già ottimo risultato per sublimarsi con le parole di una Pavia che si riconosce, che ci appartiene. Non per altro queste pagine raccolgono non solo saggi brevi, ma anche interventi diretti, tutti umani, come le lettere dell'autore a certi giornali locali per parlare – a volte anche alzando, in modo pacato e deciso, la voce- di quelle cose che, piccole o grandi, toccano la città, facendone la storia. Il libro è un bellissimo viaggio all'interno del cosmo pavese, attraverso i fatti storici, sentieri che non abbandonano mai un paesaggio fatto di gente, di idee, di azioni. Ma la Storia è più vicina di quanto si pensi perché i lettori cammineranno da una Pavia colorata di Sette e Ottocento per arrivare a una impressionante -proprio perché vera e visibile- realtà contemporanea. Ecco allora che Pavia ci parla anche con la voce di quella Torre che non c'è più, con le polemiche, accese o sopite, di un perché, di una ricostruzione, di una rassegnazione. Ma ogni iter che si rispetti deve essere certamente impreziosito anche da adeguati “Compagni di viaggio” e di “Incontri”. Così si intitolano due sezione del volume dedicate a chi ha “seguito” l'autore nella Storia o nella vita. A volte standogli a fianco, a volte precedendolo per indicare la strada, a volte stando alle sue spalle per l'onore di cedergli il passo. La prosa di queste pagine riflette tutta l'indagine storica, profonda e accurata, ma regala anche un coinvolgimento forte, capace di rapire e di accogliere, di spingere e di attirare, di stupire e di confermare. Autore di questo bellissimo volume è Giulio Guderzo. Di sangue Ghisleriano, la “sua storia” passa per Pavia, con l'aggiunta, quanto basta, di una certa Voghera. Stimato docente presso il nostro Ateneo, riesce a essere voce eloquente di un amore condiviso. Da vivere. Da gustare.

“Amore di Pavia” di G. Guderzo, EdizioniUNICOLPI

 

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