venerdì 11 gennaio 2013


Il tesoro dell’Antipapa. Nei sotterranei segreti della Certosa di Pavia.

di Alberto Arecchi

 

 

Un sogno ricorrente, inquietanti presagi, antichi misteri si rincorrono in modo coinvolgente e appassionante in queste pagine. Sospesi tra la storia e l’enigma, i fatti narrati portano il lettore in un’atmosfera tutta particolare, mai ferma, ma sempre viva di un plastico movimento che la sposta dal posto di guardia di una sentinella tra l’Algeria e il Marocco, ai sotterranei della Certosa, passando attraverso remoti documenti che parlano, come loro sanno fare, di un periodo lontano, ricco di avvenimenti e di intrighi. L’intraprendenza di quattro giovani li spinge, in una calda notte d’agosto del 1956, a Borgarello, in quella certa cascina. Vogliono cercare e trovare qualcosa di importante, lasciato, forse proprio da quelle parti, tra le braccia silenziose del tempo, custode spesso imponente di molti segreti. Così, mentre la gente è ferma davanti alla televisione, rapita da “Lascia o raddoppia?” e la luna cede il posto al buio, i ragazzi si arrampicano sul tetto. Qualcuno però li vede, arriva un contadino con un fucile sottobraccio e i carabinieri, accorsi in bicicletta, interrompono tutto. Ci vorrà poi la buona parola di don Ernesto per garantire che i quattro giovani, in fondo, non avevano fatto e non volevano fare nulla di male. Ma non può finire tutto così, in una scena colorata dalle tinte di una campagna immersa negli anni Cinquanta. Infatti la narrazione continua, conducendo il lettore proprio dentro quella storia fatta dai Visconti e da quanti gravitavano –nel bene e nel male- attorno a loro. Ecco allora che si apre una affascinante finestra sul panorama degli intrighi, delle torture, delle magie che, insieme con le battaglie e con la politica, hanno certamente contribuito a costruire anche la storia di Pavia. E’ chiaro che, in simili frangenti, il valore di un percorso segreto che unisse il castello alla Certosa non ha solo un affascinate valore archeologico grondante di leggendari misteri, ma assume un preciso compito di porta e di rifugio, in cui potersi nascondere, da cui poter far entrare o uscire personaggi scomodi o segreti complici. E se, in una limpida notte, ci sentiamo rapiti dall’immensità del cielo stellato, ricordiamo che restano ancora molte domande cui rispondere, qui, sulla terra. Magari proprio sotto i nostri piedi.

Autore di questo libro è Alberto Arecchi. Architetto, è autore di molti volumi dedicati non solo alla storia pavese, ma innumerevoli tematiche, da “Atlantide” ai “Popoli d’Africa”, da “La casa nella roccia”, a “Nomi longobardi”. Persona eclettica, è attento osservatore e puntuale studioso di ciò che incontra, vede, vive. Per i suoi scritti ha ricevuto numerosi riconoscimenti nazionali. Tra i più recenti, è stato premiato per il racconto “Nelle spire del labirinto” presentato al concorso IL LABIRINTO, svoltosi ad Arezzo.

“Il tesoro dell’Antipapa, nei sotterranei segreti della Certosa di Pavia”, di Alberto Arecchi, LIUTPRAND EDIZIONI.

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