Il tesoro dell’Antipapa. Nei sotterranei segreti della Certosa di Pavia.
di Alberto Arecchi
Un sogno
ricorrente, inquietanti presagi, antichi misteri si rincorrono in modo
coinvolgente e appassionante in queste pagine. Sospesi tra la storia e
l’enigma, i fatti narrati portano il lettore in un’atmosfera tutta particolare,
mai ferma, ma sempre viva di un plastico movimento che la sposta dal posto di
guardia di una sentinella tra l’Algeria e il Marocco, ai sotterranei della
Certosa, passando attraverso remoti documenti che parlano, come loro sanno
fare, di un periodo lontano, ricco di avvenimenti e di intrighi.
L’intraprendenza di quattro giovani li spinge, in una calda notte d’agosto del
1956, a Borgarello, in quella certa cascina. Vogliono cercare e trovare
qualcosa di importante, lasciato, forse proprio da quelle parti, tra le braccia
silenziose del tempo, custode spesso imponente di molti segreti. Così, mentre
la gente è ferma davanti alla televisione, rapita da “Lascia o raddoppia?” e la
luna cede il posto al buio, i ragazzi si arrampicano sul tetto. Qualcuno però
li vede, arriva un contadino con un fucile sottobraccio e i carabinieri,
accorsi in bicicletta, interrompono tutto. Ci vorrà poi la buona parola di don
Ernesto per garantire che i quattro giovani, in fondo, non avevano fatto e non
volevano fare nulla di male. Ma non può finire tutto così, in una scena
colorata dalle tinte di una campagna immersa negli anni Cinquanta. Infatti la
narrazione continua, conducendo il lettore proprio dentro quella storia fatta
dai Visconti e da quanti gravitavano –nel bene e nel male- attorno a loro. Ecco
allora che si apre una affascinante finestra sul panorama degli intrighi, delle
torture, delle magie che, insieme con le battaglie e con la politica, hanno
certamente contribuito a costruire anche la storia di Pavia. E’ chiaro che, in
simili frangenti, il valore di un percorso segreto che unisse il castello alla
Certosa non ha solo un affascinate valore archeologico grondante di leggendari
misteri, ma assume un preciso compito di porta e di rifugio, in cui potersi
nascondere, da cui poter far entrare o uscire personaggi scomodi o segreti
complici. E se, in una limpida notte, ci sentiamo rapiti dall’immensità del
cielo stellato, ricordiamo che restano ancora molte domande cui rispondere,
qui, sulla terra. Magari proprio sotto i nostri piedi.
Autore di questo
libro è Alberto Arecchi. Architetto,
è autore di molti volumi dedicati non solo alla storia pavese, ma innumerevoli
tematiche, da “Atlantide” ai “Popoli d’Africa”, da “La casa nella roccia”, a
“Nomi longobardi”. Persona eclettica, è attento osservatore e puntuale studioso
di ciò che incontra, vede, vive. Per i suoi scritti ha ricevuto numerosi
riconoscimenti nazionali. Tra i più recenti, è stato premiato per il racconto “Nelle spire del labirinto” presentato al
concorso IL LABIRINTO, svoltosi ad Arezzo.
“Il tesoro
dell’Antipapa, nei sotterranei segreti della Certosa di Pavia”, di Alberto
Arecchi, LIUTPRAND EDIZIONI.
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