venerdì 11 gennaio 2013


Diario d'infanzia
 
di Teresa Fiocchi

 


 

La voce di un ricordo può essere un suono bellissimo. Anche a distanza di tempo, quando, ricoperte dalla polvere degli anni e della vita, le cose ci si presentano ancora e sempre. Tanto più se fermate in un diario. Certamente chi scrive queste pagine parla di sé a se stessa, ma inevitabilmente permette al lettore di affacciarsi su un mondo lontano e vicino, quasi vago, fatto di tinte non sbiadite, ma delicate e forti al contempo, capace, a volte, di apparire sconosciuto. È ciò che queste pagine propongono. Non sono solo la storia di un'anima, ma soprattutto un documento meraviglioso su come poteva essere un paese come Varzi agli inizi del Novecento. L'inchiostro che cola sul diario è quello di una penna che scrive attraverso gli occhi e il cuore di una giovane donna che racconta la sua vita e il suo “mondo” fino all'età di venti anni. Sono gli occhi di una famiglia povera, costretta, a volte, a razionare il pane. Sono gli occhi di chi vede davvero bene ciò che è e ciò che si è. Perché forse, per capire la realtà, si dovrebbe guardarla dal basso. Senza pretese. Senza superbia. Solo col desiderio acceso e vitale della curiosità per vedere, per capire, per ricordare. Ecco allora che anche un particolare tetto spiovente può diventare un ricordo importante, quasi poesia. Le piccole cose diventano (perché lo sono) caratteristiche di una comunità, di una tradizione. Non certamente intesa come barriera invalicabile per “tenere fuori gli altri”, non dedicata solo ai pochi eletti che la posseggono. Ma per evidenziare e per ribadire i grandi valori, quelli veri, che, superando ogni retorica buonista e nostalgica, ci insegnano ancora oggi cosa voglia dire saper vivere assieme. I pensieri raccolti in questo libro sono di Teresa Fiocchi. Nata e vissuta a Varzi nella sua giovinezza, è stata una persona semplice. Proprio per questo riesce a fermare con le sue parole vere e proprie immagini che si presentano davanti gli occhi del lettore precise e puntuali. Senza forzature, colme di naturalezza. Il volume, curato da Lara Festari, riporta una presentazione di Antonio Di Tomaso, una prefazione di Pierangelo Lombardi e una bellissima introduzione della curatrice.

“Diario d'infanzia di Teresa Fiocchi” a cura di L. Festari, Edizioni Guardamagna.

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