sabato 30 marzo 2013


Batud ca fa rid
 
di Virginio Inzaghi

 


 

Come abbiamo già avuto modo di ribadire più volte in questa rubrica, i dialetti possono essere usati anche a scopo lirico. Il vernacolo infatti, se adoperato nel modo giusto, riesce a far parlare i sentimenti più profondi. Tuttavia sarebbe un limite riconoscergli solo questa capacità. Non si dimentichi che se un dialetto sa far commuovere, sa anche dar sorridere. È proprio quello che ci offre questa raccolta di componimenti in puro dialetto pavese, quello della città. Ogni poesia ritrae un personaggio, una battuta, un istante in cui si riconosce non solo il pavese, ma pure l'umorismo pavese, tutto particolare, completo, semplice e aggraziato, efficace, tagliente e bonario. Ne emergono vere e proprie “macchiette” imprevedibili ed esilaranti, come quel tale che, vinto un paio di sci d'acqua coi punti del supermercato, se ne andò a lungo in cerca di un “laghetto in discesa”. Per non parlare di certi vigili cui sfugge il numero di targa, ma ricordano bene le misure della signora al volante. Così, credendo che i “daltonici” siano gli “stranieri”, applicano leggi e multe “come per gli italiani”. Ma in queste pagine si parla anche di “intelligenza”, quella contesa tra moglie e marito. Tra tante discussioni per stabilire chi, nella coppia, sia più intelligente, la conclusione emerge da un ragionamento semplice e tagliente di lui: “Cara, tra me e te, sei più intelligente tu: gli uomini intelligenti non sono sposati…”. Questi sono solo pochissimi assaggi delle divertenti figure che si incontreranno leggendo questo volume. La comicità e il sorriso che le caratterizzano sono lineari, privi di volgarità, costruiti sulle parole di un dialetto quotidiano, parlato in famiglia o con gli amici.  Sotto il comune denominatore dell’umorismo, scorrono diverse tematiche che vanno da “Adamo ed Eva” al “Pustegiatur d’ucasiòn”, dal “Peletè” al “Barbè invidius” attraverso le belle e colorate vie del dialetto. Autore di questo volume è Virginio Inzaghi.

Poeta dialettale e storico di Pavia è stato per molti anni presidente del Circolo Culturale Recisole. Ha tradotto i vangeli in dialetto pavese ed è stato docente presso l’UNITRE di Pavia fino al 2006. Ha compilato un’enciclopedia in sei volumi sulla storia di Pavia e un dizionario del dialetto pavese. La sua personalità e il suo carattere emergono però dalle innumerevoli poesie dialettali.

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