martedì 19 febbraio 2013


Chaucer nella Pavia dei Visconti

di Sisto Capra

Come era Pavia nel medioevo? Per una volta a rispondere a questa affascinante domanda non sono né manuali né professori, ma un narratore d’eccezione: Geoffrey Chaucer. Il grande poeta inglese racconta il suo viaggio in Lombardia. In particolare tra le strade e le persone della nostra città. Come una sorta di “Dante pavese”, anche Chaucer è guidato da un Virgilio: il professor Alimondo Beccaria. Questi presenta e spiega, introduce e fa incontrare il volto passato e  presente della città. Così, mentre mostra il “centro perfetto di Pavia” all’illustre visitatore, spiega anche a noi che oggi, proprio in quel punto, c’è la più famosa pellicceria d’Italia. Si crea quindi un bellissimo gioco d’identità e di spazi lungo un piacevolissimo ponte temporale.
Il lettore scopre, insieme con Chaucer, Pavia, le sue vie, i vicoli, le chiese oggi scomparse, il “Palazzo” e quella “Piazza grande”, giardino del commercio fiorito di bancarelle che oggi si trovano sotto la pavimentazione.
Anche se utilizza informazioni scientifiche e affidabili, questo libro non vuole essere un saggio storico. Forse nemmeno un romanzo, sebbene il taglio narrativo induca piacevolmente e a pensarlo. L’ultima parte risulta infatti particolarmente avvincente e, in certo modo, avventurosa. Pensiamo che queste pagine vadano viste come il racconto che un grande poeta ha fatto di Pavia, un luogo visitato, gustato e messo tra quelle preziose cose che meritano di restare tra i quattro angoli del cuore.
Segnaliamo volentieri una bellissima postfazione di monsignor Giovanni Giudici, vescovo di Pavia. Dalle sue frasi si evincono affetto e  attenzione per la nostra storia.
Autore del volume è Sisto Capra, giornalista e condirettore de “Il giornale di Socrate al caffè”.
La prosa di Capra è scorrevole, chiara, davvero capace di raccontare. Anche a Chaucer sarebbe piaciuta.

Nessun commento:

Posta un commento