A volte le storie vere iniziano da una fine. Poco importa se il tempo ha tentato invano di metterci una pezza. Certe cose affiorano ancora perché non sono mai affondate. Lo sanno bene i protagonisti di questo bel romanzo che si incontrano ( o scontrano?) per un caso quasi calcolato da un Destino imprevedibile come la natura di tutti gli uomini. Due vite, due "divise". Due vite divise, ma solo in apparenza. Restano in realtà fortemente legate dal filo rosso dell'esistenza in una narrazione fatta di Storia, di Realtà, e di Fantasia. Gli eventi scorrono sinuosi e irrequieti davanti agli occhi del lettore che spesso assiste a impennate narrative sorprendenti e incalcolabili. Certamente queste pagine sono rese vive dall'agire dei due protagonisti, ma hanno pure il valore aggiunto di un'ambientazione camaleontica e appropriata, sia che si parli di un tempo recente, sia che ci si tuffi negli anni del secondo Conflitto mondiale. Il tempo, insieme con lo spazio, diventa coordinata essenziale di un eterno ritorno colorato di storia e di anima e sfumato dalle mille luci graffianti di un Perdono forse troppo grande da capire. I fatti vengono presentati attraverso il compenetrarsi di una narrazione in terza persona e una diaristica, in prima persona. Ciò assegna al romanzo una decisa originalità scrittoria che permette agli eventi di scavalcare i confini geografici e cronologici, pur legandoli sempre a una coerenza attendibile, terrena, reale. La cornice di questo romanzo storico infatti, è il risultato di un'attenta e profonda ricerca, frutto della puntuale competenza di chi riesce a dare voce alla storia. Autrice di questo interessantissimo romanzo è Silvia Palano. Nata a Brindisi, si è laureata in archeologia e svolge la professione di insegnante. Dopo aver lavorato in alcune scuole pavesi, si è trasferita in provincia di Milano. Questo è il suo primo romanzo, certamente non l'ultimo.
TOMBA 321. Di S. Palano
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